«La Grande Guerra e il Piccolo Molise», questo il titolo della mostra che aprirà i battenti domani alle 16:30 nella sede dell’Archivio di Stato di Isernia, concentra la sua attenzione sulle ricadute che il primo conflitto mondiale ha avuto sul territorio e sugli stessi isernini. Foto e documenti d’archivio – messi a disposizione anche dai privati – hanno permesso di mettere in evidenza qualche curiosità – come ad esempio la partecipazione di morte del fratello del gerarca fascista Roberto Farinacci – o fatti pressoché inediti, su tutti la vicenda dei trentini deportati a Isernia alla fine della guerra per essere impiegati soprattutto nei pastifici. La mostra documentaria organizzata dall’Archivio di stato nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia, è stata allestita in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica dell’Abruzzo e del Molise e con il Comune di Isernia, che a sua volta ha messo a disposizione i suoi documenti d’archivio, utili a fare chiarezza sul senso di alcune opere presenti in città. Il Parco della Rimembranza, ad esempio, fu creato proprio per ricordare le 106 vittime isernine della prima guerra mondiale. Per ogni morto fu piantato un albero. La mostra documentaria allestita nella sede di corso Risorgimento resterà aperta al pubblico fino al 30 ottobre, con il seguente orario: lunedì – mercoledì – venerdì: ore 9:00 – 13:00; martedì e giovedì: ore 9:00-13:00 / 15:30-17:30.
Isernia. Archivio di Stato, apre al pubblico la mostra sulla prima guerra mondiale
