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giovedì, Marzo 28, 2024

Museo della memoria chiuso nel giorno della Liberazione, polemiche a Isernia

AttualitàMuseo della memoria chiuso nel giorno della Liberazione, polemiche a Isernia

Polemiche, a Isernia, per la chiusura del Museo della Memoria nel giorno della festa della Liberazione. Diversi turisti sono stati infatti costretti a fare marcia indietro. Lo ha riferito Emilio Izzo, segretario regionale UILBAC Molise, che ha raccolto le lamentele dei visitatori: «Tutti a Monte Marrone – afferma Izzo – per una carrellata di moda e di circostanza ma un vero sentire, una vera sensibilità, un reale attaccamento alla storia e ai fatti crudeli perpetrati dai fascisti nel “loro” ventennio, nemmeno l’ombra o, per bene che ti vada, qualche sussulto isolato. E così, mentre alcuni di noi denunciavano la presenza ancora visibile di quel truce passato nella via Berta di Isernia e ne chiedevano la rimozione e la sostituzione con via “X Settembre”, come risposta l’amministrazione Brasiello teneva chiuso ai passanti e ai turisti, proprio il giorno della Liberazione, il Museo della Memoria e della Storia! Avete capito benissimo, persone giunte ad Isernia proprio per visitare quel contenitore presentato in pompa magna dal sindaco, celebrando la Liberazione tra i cimeli che ne ripercorrono l’orribile storia, hanno trovato i battenti chiusi! Esemplare! Pare che il sindaco abbia risposto a qualche cronista riferendo della mancanza di fondi per pagare gli straordinari al personale! E allora, una volta tanto mi autocito! Signor sindaco, il sottoscritto, quando lo stato per vari motivi, spesso ignobili, teneva chiuse aree archeologiche o musei mai finiti, non ha conosciuto giorno e notte, feriali e festivi, pasque e natali, lavorativi o non lavorativi, personalmente si è fatto trovare sui luoghi per onorare il patrimonio culturale regionale e nazionale, senza chiedere compensi o medaglie, anzi ricevendone ripercussioni a lei note! Ecco, signor sindaco, nella giornata della Liberazione, quale miglior esempio sarebbe stato se non quello di farsi trovare, lei insieme ad altri amministratori, davanti al Museo aprendolo a chi ne faceva richiesta di visita, accompagnandolo amorevolmente, lasciando un segno di reale tangibile rispetto per i martiri dell’ultima guerra e di esemplare esempio per le giovani generazioni? Difficile vero, molto meglio chiacchiere e volgari circostanze!».

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