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venerdì, Aprile 19, 2024

Quando la politica affossa la sanità molisana. Il governo centrale taglia i fondi, quello regionale fa il resto

AttualitàQuando la politica affossa la sanità molisana. Il governo centrale taglia i fondi, quello regionale fa il resto

di ANNA MARIA DI MATTEO

Piano di rientro dal deficit, decreto Balduzzi, tagli… Sono parole che fino a qualche anno fa ai cittadini molisani dicevano poco se non nulla ma che oggi, purtroppo, sono entrate a far parte del linguaggio di tutti i giorni. Perché, da qualche anno a questa parte, sono costretti a confrontarsi con una vera e propria emergenza che è rappresentata dal disastro in cui è piombata la sanità molisana, che mette a rischio persino il diritto alla salute, diritto per altro tutelato e garantito dalla Costituzione.  Il commissario ad acta Paolo Frattura , bocciato dal tavolo tecnico nazionale sulla verifica del piano di rientro dal deficit, sta per essere commissariato. Se così fosse, per la sanità molisana sarebbe davvero la fine.

Il problema esiste a livello locale, con riflessi drammatici, quanto a livello nazionale. E la conferma è arrivata dalla campagna nazionale promossa da cittadinanzattiva e dal tribunale dei diritti per il malato, partita da Campobasso e che toccherà 23 città italiane. In Italia, come nel Molise, oggi si fanno i conti con una sanità in rosso, con il taglio dei trasferimenti alle Regioni, con la riduzione del numero dei posti letto degli ospedali. Solo per il 2015 lo Stato taglierà risorse dal Fondo sanitario nazionale per due miliardi e mezzo di euro, con la possibilità di attuare lo stesso provvedimento anche per il 2016. In due anni, insomma,ridotti i trasferimenti per cinque miliardi, con le conseguenti ripercussioni per l’assistenza ai  cittadini.

In Molise la situazione è ancora più grave, perché, in base al decreto Balduzzi, la regione non ha diritto ad un dea di secondo livello. L’ospedale Cardarelli di Campobasso verrebbe smantellato e privato di numerose specialità, essenziali per garantire i livelli minimi di assistenza. Anche quelli sono seriamente a rischio.

Questa la situazione sul piano pratico.  Su quello politico lo scontro tra il governatore Frattura, sempre più isolato, ed i parlamentari del suo stesso partito, il Pd sta tenendo banco.

«L’immagine che si sta offrendo all’esterno evoca una pagina triste della storia del secolo scorso. Quella dell’ultimo brano musicale suonato dall’orchestra del Titanic, mentre la nave andava inesorabilmente a fondo», è l’amaro commento di Oreste Campopiano esponente del Partito socialista.

 

 

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