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venerdì, Aprile 26, 2024

De profundis per la Protezione Civile, pronta la legge ad Cioccam

AperturaDe profundis per la Protezione Civile, pronta la legge ad Cioccam

di GIOVANNI MINICOZZI

Con una legge regionale confezionata su misura per il consigliere delegato, la protezione Civile viene messa definitivamente nelle mani dell’uomo che l’ha distrutta: Salvatore Ciocca. 
Nel deserto produttivo ed occupazionale in cui è stato trascinato il Molise spunta una legge ad personam proposta dalla Giunta regionale per inventare un ruolo su misura da assegnare al consigliere delegato Salvatore Ciocca. Una legge, collegata alla Finanziaria, per riformare l’Agenzia regionale di Protezione civile nata appena tre anni fa, il 30 aprile 2012.
In realtà si tratta di un guazzabuglio, camuffato da riforma che appesantisce costi e funzionalità del sistema e dà ampia facoltà ai governanti di turno di mandare a casa gli attuali precari per sostituirli con nuovi assunti scelti, evidentemente, con criteri clientelari.In sostanza l’Agenzia avrà una nuova pianta organica con il compito di gestire la ricostruzione fino al suo completamento, ovvero non meno di dieci, quindici anni. Inoltre, su ogni deliberato in materia di ricostruzione la Giunta dovrà sentire preventivamente il parere del direttore generale e del consigliere delegato. Una manna dal cielo per il geometra Salvatore Ciocca notoriamente esperto in progettazioni, appalti pubblici e assunzioni.
La nuova Agenzia preveda anche la possibilità di finanziare direttamente i Comuni (non si capisce con quali risorse) mentre l’apposita delibera Cipe impone il controllo della Regione.
Non è chiaro neanche con quali soldi verranno pagati gli stipendi dei nuovi assunti, Probabilmente con quelli destinati alla ricostruzione se e quando arriveranno.
Secondo la proposta, il sistema di Protezione civile, dopo essere stato smantellato dalla coppia Ciocca-Frattura tornerà nelle mani del presidente della Regione facendo così un passo indietro di tre anni con tutte le conseguenti difficoltà burocratiche per gestire l’emergenza.
L’attuale organizzazione, invece, prevedeva il passaggio delle competenze per la ricostruzione al Servizio Lavori pubblici della Regione a partire dal 2016, mentre l’Agenzia si sarebbe occupata solo di Protezione civile dopo la scadenza dei contratti triennali, non rispettati, per i 218 precari.
A proposito di precari, 85 di essi sono stati già messi fuori con largo anticipo ed hanno continuato ilo presidio del ‘Palazzo dorato’.
Paolo Frattura non li ha voluti neanche ricevere, ma dopo l’intervento della Digos ha delegato l’assessore all’Agricoltura, Vittorino Facciolla il quale ha promesso che proporrà alla Giunta la proroga di tre mesi anche per loro. Niente di più.
Tornando alla legge Finanziaria, che dovrà essere approvata entro il 30 aprile, nel collegato è previsto anche lo smantellamento di Finmolise e Molise Dati, mentre la casta, con la stessa legge, punta a ripristinare i vitalizi degli attuali consiglieri, attraverso, il riscatto, ai fini pensionistici, del periodo di mandato con notevoli finanziari a carico della Regione.
Ma queste sono altre storie e ve le racconteremo dettagliatamente nei prossimi giorni.

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