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venerdì, Marzo 29, 2024

Requiem per Frattura e Fanelli. Sulla Sanità, duro affondo dei parlamentari del Pd

AperturaRequiem per Frattura e Fanelli. Sulla Sanità, duro affondo dei parlamentari del Pd

di Giovanni Minicozzi

A muso duro e determinati i tre parlamentari del Pd Roberto Ruta, Danilo Leva e Laura Venittelli contro le posizioni assunte da Paolo Frattura e da Micaela Fanelli.
In particolare sulla sanità i tre esponenti politici e il capogruppo del Pd Francesco Totaro hanno messo nell’angolo il presidente della Regione Paolo Frattura. Il tema è sempre lo stesso: ovvero la salvaguardia del diritto alla salute per i molisani messo a repentaglio dal decreto Bralduzzi. Due le proposte in campo, ma decide Frattura assumendosi tutte le responsabilità, hanno detto.
La prima riguarda la richiesta di far riconvocare la Conferenza Stato-Regioni per inserire apposite deroghe al decreto Balduzzi, il cui piano attuativo è stato già firmato dal Ministro Lorenzin.
La seconda proposta riguarda l’istituzione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, prevista dallo stesso decreto, che consente, attraverso l’intesa tra Regione e Università di mantenere il Dea di secondo livello, gestito autonomamente e quindi al di fuori dell’Asrem. In questo caso, il numero della popolazione residente, consentirebbe di mantenere i Dea di primo livello negli ospedali di Isernia e Termoli, con il riconoscimento di area disagiata per il nosocomio di Agnone.
Il senatore Roberto Ruta ha dichiarato, tralaltro, che il Rettore di Unimol, Gianmaria Palmieri ha già dato la sua totale disponibilità.
“Spetta al presidente Frattura di avviare da subito il confronto” ha detto Ruta “sapendo che la gestione non sarà più influenzata da scelte politiche”.
Duro infine l’affondo di Danilo Leva contro la coppia Frattura-Fanelli. “Vogliono far passare l’idea che non si deve protestare contro un governo amico – ha detto – ma noi abbiamo il diritto-dovere di fare proposte per tutelare gli interessi dei molisani che sono i nostri unici amici. A distanza di due anni – ha aggiunto Leva – non ho ascoltato alcuna proposta dal mio partito e dalla segretaria Micaela Fanelli per risolvere i drammatici problemi del lavoro e quelli della sanità. La segretaria ostacola addirittura le nostre azioni invitando i comuni a non approvare l’ordine del giorno di Laura Venittelli sulla sanità. Siamo alle comiche” ha dichiarato testualmente Leva.
“Serve uno scatto di orgoglio e di dignità della politica per salvare il Molise che sta morendo e il centrosinistra, dove io sono sempre stato a differenza di altri (chiaro riferimento a Frattura) da una catastrofe elettorale. Non consentirò al mio partito – ha concluso – di decretare la morte del Molise e della sanità pubblica”.

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