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venerdì, Aprile 19, 2024

Giustizia amministrativa, Molise in controtendenza: nel 2014 sono aumentati i ricorsi

AperturaGiustizia amministrativa, Molise in controtendenza: nel 2014 sono aumentati i ricorsi

di ANNA MARIA DI MATTEO

Il Molise riesce a distinguersi sempre dal resto del Paese. La conferma arriva dai dati forniti dal Tar, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Nel 2014 il ricorso alla giustizia amministrativa è aumentato. La cerimonia inaugurale, presieduta dal presidente Antonio Onorato, si è aperta con gli auguri al nuovo presidente della Repubblica, Mattarella che, ha ricordato, è profondo conoscitore del diritto amministrativo, impegnato, nel passato, nell’organo di autogoverno per la giustizia amministrativa.

Nell’anno che si è da poco concluso, i ricorsi presentati sono stati 464, con un incremento, rispetto al 2013, pari al 12%.

«Mi auguro non si tratti di un aumento della litigiosità o di un peggioramento del funzionamento dell’amministrazione locale  – ha dichiarato Antonio Onorato, nella sua relazione – Il mio auspicio invece è che l’ansia di giustizia e la fiducia dei cittadini non siano diminuite».

Aumentano dunque i ricorsi, mentre per quanto riguarda le pratiche pendenti, nel corso del 2014 sono stati definiti 830 ricorsi,  con uno smaltimento dell’arretrato pari al 26%. Dato, questo, che pone il tribunale del Molise tra i più produttivi d’Italia. Le previsioni, secondo il presidente Onorato, sono ottimistiche. «Continuando a lavorare con i ritmi dell’anno precedente – ha detto – e ricorrendo alle udienze straordinarie, si dovrebbe finalmente raggiungere l’obiettivo di un anno circa di durata media del processo, con il sostanziale azzeramento dell’arretrato entro la fine del 2015 ».

I contenziosi riguardano soprattutto le gare di appalto, nel corso delle quali le amministrazioni sono chiamate ad applicare le norme in maniera eccessivamente minuziosa.

E’ invece diminuito il numero dei ricorsi in materia urbanistica ed edilizia, mentre risultano particolarmente impegnative e numerose le controversie in materia di autorizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, come l’eolico, il fotovoltaico e le biomasse. Controversie che vedono contrapposti da un lato gli interessi di privati alla realizzazione degli impianti, dall’altro, l’esigenza di assicurare la conservazione e la tutela del patrimonio storico, archeologico e ambientale.

Nella sua relazione il presidente Onorato non ha mancato di ricordare le conseguenze della riforma costituzionale che prevede l’abolizione delle Province e «che pone -ha dichiarato – serie e complesse problematiche relativamente al passaggio delle funzioni, alla sistemazione del personale ed alla sorte dei procedimenti in corso».

L’anno che si è da poco aperto , secondo Antonio Onorato, deve avere un solo imperativo: ricostruire la fiducia dei cittadini nei confronti della giustizia. «E’ necessario che anche il nostro organo di autogoverno d le nostre associazioni di categoria – ha detto – contribuiscano a dare all’opinione pubblica il segno di una svolta non più rinviabile», ha concluso il presidente Onorato.

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