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venerdì, Marzo 29, 2024

Isernia, Brasiello verso le dimissioni

AperturaIsernia, Brasiello verso le dimissioni

di ENZO DI GAETANO

Situazione ad altissima tensione al comune di Isernia. La crisi aperta dai dieci dissidenti, che hanno chiesto a Brasiello di rivedere squadra e programma, non sembra trovare vie di sbocco, anzi si avvita su se stessa, con ripicche e astio a livello personale tra i vari protagonisti di quella che può decisamente essere definita una sceneggiata da prima repubblica.
Le ultime indiscrezioni parlano di un Brasiello stanco e nauseato, che questa mattina è andato a Campobasso probabilmente per incontrare Frattura e Fanelli in cerca di aiuto e di appoggi.
Probabilmente nelle prossime ore il sindaco potrebbe riservarci una sorpresa, magari dimettendosi e così azzerare tutto, guadagnando venti giorni in cui può rivedere giunta e programma, anche se tutto sembra ruotare attorno agli assessorati.
C’è però da dire che sia i dissidenti, che lo stesso sindaco, non si sono resi conto che le regole del gioco sono cambiate. Oggi si vota il sindaco e se il sindaco non va più bene o lo si sfiducia apertamente, oppure lo si invita alle dimissioni. Ma da subito, senza perdersi nei labirinti di trattative senza né capo, né coda.
Proprio quello che sta succedendo a Isernia, dove prosegue a tappe quotidiane il muro contro muro tra le parti di una ex maggioranza che appare spaccata in due esatte metà. Da una parte i fedeli a Brasiello, dall’altra i dissidenti, gli irriducibili, che parlano di un programma e di una giunta che, giorno dopo giorno, dovranno essere verificati. In sostanza non c’è fiducia e allora davvero è meglio riandare a votare e non perdersi indietro ai bizantinismi che, oltretutto, la gente non capisce. Come non capisce il ricorso a Frattura e Fanelli, mettendo il cappello della regione su un problema che è solo di Isernia. Insomma c’è bisogno di coraggio da entrambe le parti, ma, in questo momento, il coraggio fugge e avanza lo stallo, la melina inconcludente, una prova peggiore di se stesso il centrosinistra non poteva darla. Fa le stesse cose che faceva il centrodestra, solo che allora c’era Iorio che dettava legge e metteva il guinzaglio a tutti i ribelli.
Oggi manca una guida ed è deprimente assai che per risolvere la crisi di Isernia bisogna andare da Frattura. È un atto di sottomissione che la città di Isernia non merita.

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