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sabato, Aprile 20, 2024

Isernia, Giornata della Memoria. Un ricordo degli orrori, una condanna per tutti gli abusi

AttualitàIsernia, Giornata della Memoria. Un ricordo degli orrori, una condanna per tutti gli abusi

di LUCIA LOZZI Il 27 gennaio del 1945 l’esercito sovietico varcava i cancelli di Auschwitz, il più grande dei campi di concentramento costruiti dai nazisti nel corso della Seconda Guerra Mondiale aprendo gli occhi a un mondo che non aveva visto, costringendo alla realtà dei fatti tutti coloro che sapevano e avevano taciuto, portando i responsabili materiali del più grande omicidio di massa di sempre dinnanzi al tribunale degli uomini e della Storia.  E’ difficile parlare, ancora oggi, di barbarie, morte, terrore e persecuzione, ovvero di ciò che non vogliamo si ripeta più. Però bisogna ricordare, tramandare, raccontare loro la Shoah e farlo con i giovani descrivendo episodi e sensazioni anche parlando e condannando tutti gli abusi, e non solo ebrei, dei nazisti.  Anche ad Isernia, presso l’ Auditorium, tanti giovani di tutte le scuole hanno partecipato all’incontro promosso dalla Preside Annamaria Pelle dell’Istituto Cuoco Manuppella, sempre presente e molto vicina al mondo giovanile, dove anche il Procuratore Albano, che indago’ sulla strage nazista di Caiazzo, e’ intervenuto a testimonianza di un così feroce evento. La sera del 13 ottobre del 1943, sulle colline di Caiazzo presso Caserta, alcuni soldati della Wehrmacht, guidati da un giovane sottotenente Wolfgang Lehnigk-Emden, uccisero gli abitanti di un casolare, che si erano rifugiati per sfuggire ai bombardamenti. Fu una strage. Furono annientati due interi nuclei familiari: quattro uomini, sette donne e undici bambini. Le vittime erano dei civili inermi, sospettati di aver lanciato segnali luminosi agli Alleati. I tedeschi li massacrarono con raffiche di mitra per poi straziarne i corpi.  In un clima di grande partecipazione emotiva, si e’ evidenziato come la Shoah non fu solo l’eccidio della razza ebrea ma fu anche l’insieme di tanti abusi razziali e ingiustizie, come quella dell’eccidio di Caiazzo, dove i nazisti sterminarono persone non ebree, innocenti ed estranee al conflitto,  solo per puro sadismo.A raccontare una vicenda storica e giudiziaria davvero agghiacciante e coinvolgente è il pubblico ministero che ebbe un ruolo determinante nel processo. La sua è una testimonianza ,fondamentale, per il recupero della memoria dello spietato episodio, ma anche una riflessione sulla giustizia e sulle logiche della ragion di Stato che portarono Alleati e autorità italiane a insabbiare la vicenda. Il Procurate Albano autore dell’inchiesta, che porto’ alla condanna dei responsabili della strage , cosi ricorda ” ho interrogato, personalmente, un criminale nazista ed ho avuto la sensazione e ho constatato che questi criminali rimangono nazisti anche a distanza di decine e decine di anni dai fatti così crudeli commessi e vissuto. Il segno evidente che il male annidato in questi uomini e’ rimasto per sempre in questi uomini” . Shoah e’ stato anche lo sterminio di categorie di persone la cui unica colpa e’ stata quella di avere diversi orientamenti sessuali. Sannino, invece, parla e vuole ricordare di un vero e proprio “omocausto” come persecuzione ai danni di persone gay o lesbiche a cui la storia e l’essere umano non ha dato debita memoria  se non negli anni ’80 ma, gli omosessuali furono perseguitati in modo violento all’interno dei campi di concentramento e spesso vittime anche dell’aggressione degli stessi detenuti, praticamente ultimi tra gli ultimi. Bisogna rompere un muro di silenzio e avvicinare i giovani a queste tematiche per ricordare questo altro tipo di vittime dimenticate di cui i libri di storia non parlano, farlo ,eliminando filtri, in modo vero e continuo,  non solo nelle giornate di memoria.  A presenziare questa manifestazione anche il neo Questore di Isernia Vincenzo Vuono che ha colto l’occasione per manifestare tutta la sua disponibilita’, con la sua prima uscita ufficiale, in una occasione simbolicamente così significativa . ” spero di essere utile alla città’ di Isernia con tutto il bagaglio culturale e professionale acquisito nella capitale ” .

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