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giovedì, Marzo 28, 2024

Cardarelli, pronto soccorso nel caos: arriva la polizia. Ambulanze bloccate e pazienti ‘parcheggiati’ sulle lettighe

AperturaCardarelli, pronto soccorso nel caos: arriva la polizia. Ambulanze bloccate e pazienti 'parcheggiati' sulle lettighe

di ANNA  MARIA DI MATTEO

Il pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Campobasso è al collasso. La situazione, già difficile a causa dei tagli apportati alla sanità, alla riduzione del numero dei posti letto, in queste ultime settimane è diventata critica.

Il punto di primo soccorso è infatti preso letteralmente d’assalto. In questo periodo, infatti, si sta verificando il picco dell’influenza stagionale. E in tanti si stanno riversando in ospedale per le complicanze del virus influenzale, non essendosi sottoposti a vaccinazione.

Il risultato: pronto soccorso intasato all’inverosimile. Questa mattina l’ennesima situazione di caos e disagi: pazienti in attesa per ore, prima di essere visitati. Altri sistemati alla meno peggio sulle barelle  e sulle lettighe delle ambulanze, rimaste parcheggiate per ore prima di poter ripartire perché le lettighe, erano, appunto occupate.

E  si sono vissuti momenti di tensione quando un malato, sistemato su una lettiga, sarebbe caduto, rischiando di farsi ancora più male di quanto stesse già. I familiari, già stanchi ed esasperati dalla lunga attesa, hanno chiamato i poliziotti che sono riusciti a riportare la calma. Una calma solo apparente perché le tensioni restano tra quanti, da ore, se non giorni, attendono di essere ricoverati.

Una situazione esplosiva, divenuta insostenibile sia per gli utenti, che per gli operatori, che non riescono più a fronteggiare l’emergenza.

Una sanità dunque letteralmente a pezzi, con liste di attesa lunghissime non solo per i ricoveri, ma anche per la prenotazione degli esami specialistici.

Intanto il governatore dell’Abruzzo, D’Alfonso, commissario ad acta per la sanità, propone ai colleghi di Molise e Marche un accordo bilaterale sulla mobilità sanitaria interregionale, per integrare –  ha spiegato – le prestazioni offerte agli utenti e soprattutto garantire l’appropriatezza dei ricoveri».

Ma intanto, in attesa che ai buoni propositi facciano seguito i fatti, il caos nella sanità molisana resta.

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