di MANUELA IORIO
Se la pioggia in basso Molise ha dato una tregua non si fermano le polemiche per i danni e per quegli allagamenti che, secondo molti, si potevano evitare. L’emergenza per il momento è rientrata nella zona del fiume Sinarca che ha esondato invadendo campi, colture e strade. In un video emblematico, girato dai volontari di Ambiente basso Molise, l’associazione che da anni si batte in difesa del territorio, c’è la testimonianza dell’incuria e dell’abbandono in cui versa il torrente. Nel filmato intitolato ‘facili profeti’, a denunciare è la voce del presidente Luigi Lucchese che aveva segnalato la pericolosità della situazione, con canali intasati da erbacce e rifiuti, già da tempo. C’è il prima: con tubi di scolo ostruiti e letto del fiume stracolmo di detriti. E c’è il dopo, con il flusso dell’acqua che non scorre libero e trova invece spazio nei campi circostanti, allagando tutto e arrivando fino alle strade, poi chiuse al traffico. Resta alta l’allerta anche nella zona del Biferno, tanto che lo scarico di fondo della diga è ancora aperto. Il fiume ha nuovamente rotto gli argini distruggendo campi e colture con gravi danni per diverse aziende agricole messe in ginocchio dall’ennesimo allagamento. Il Movimento Cinque Stelle di Termoli ricorda una propria interpellanza di pochi mesi fa rivolta alla giunta Sbrocca e caduta nel vuoto e ricorda, lo stanziamento di ingenti somme da parte del Ministero, dopo l’alluvione del 2003, per la sistemazione degli argini del fiume Biferno. Somme che non sono state utilizzate. Dopo infatti aver speso 211mila euro per un progetto il Cosib ha chiesto di rinunciare al ruolo di soggetto attuatore. «I danni di questo immobilismo e di questa inettitudine si vedono oggi davanti agli occhi di tutti>> si legge nella nota dei grillini che puntano il dito contro presidente del Consorzio Industriale Luigi Mascio, contro il sindaco di Termoli Angelo Sbrocca e contro il presidente della Regione Paolo Frattura, invitando privati e titolari di aziende agricole a presentare denuncia e a chiedere i danni.
