«Sono partigiano» sorride Berlusconi, nel senso che è di parte: «E partigianamente penso che prima venga l’elezione del presidente della Repubblica e poi vengano le riforme». Renzi è servito, è proprio quello che non voleva sentirsi dire. Ma visto che il premier sulla legge elettorale aveva «modificato il patto in corso d’opera», il Cavaliere ha deciso di prendersi la rivincita, e approfittando dell’imminente corsa per il Colle chiede ora di cambiare il timing: intanto si stringa l’accordo sul prossimo inquilino del Quirinale, dopo si chiuderà l’intesa sull’Italicum e le riforme costituzionali. È chiaro che non è più la stessa cosa.