10.5 C
Campobasso
venerdì, Aprile 19, 2024

Reportage, La resistenza dignitosa dei lavoratori della GAM

EvidenzaReportage, La resistenza dignitosa dei lavoratori della GAM

Michele Mignogna

Ormai è notizia quotidiana, la lotta, dura e aspra dei lavoratori della GAM di Boiano, il pollificio come lo conosciamo, dura da tempo, e come al solito, i lavoratori, per veder rispettati i propri diritti, devono farsi sentire, non bastano le manifestazioni, ci vuole il presidio, preludio di un occupazione che ci sarà nel caso il Presidente del dolce far niente, Paolo Frattura, non interviene seriamente e mette mano a questa ma anche altre vertenze. Lo scenario è sempre lo stesso, bandiere dei sindacati, macchine parcheggiate ovunque, e un nutrito gruppo di lavoratori intorno a un enorme fuoco, qui fa freddo siamo ai piedi del Matese imbiancato, e loro, i lavoratori, sono figli di questa terra, e negli anni anno conquistato il loro diritto al lavoro, come tanti altri, ma che oggi, per incapacità da distribuire tra politica, falsi imprenditori, imprenditori con i soldi pubblici molisani, lo stanno perdendo, stanno perdendo cioè, il futuro, e per futuro intendiamo anche la possibilità di esistenza di quei luoghi. Infatti la GAM (ex solagrital) è la prima azienda che da occupazione, intorno a lei negli anni sono nate altre piccole attività, ci sono i trasportatori, ci sono i negozi, ci sono i supermercati, che da un momento all’altro, come le schede del domino messe una dietro l’altra, cadranno sotto i colpi delle incapacità a trovare soluzioni serie e fattibile per chi ha tutte le intenzioni di mettere in campo azioni di lotta dura. Arrivo nel primo pomeriggio e già l’aria punge tanto da farmi avvicinare lentamente al fuoco acceso, forse perché richiamato da quel caldo intenso forse perché ci sono i tanti lavoratori che dalla mattina sono lì a presidiare i cancelli della fabbrica, incontro Peppe, caro amico dai tempi del sindacato, uno che da anni ormai lavora in quella azienda “quasi quaranta” dice, Peppe è uno di quelli che in fabbrica conosce anche il più piccolo bullone, uno che al sindacato ne ha viste di tutti i colori, e già anni fa parlava della necessità per i lavoratori di non perdere quella solidarietà proprio del popolo che produce per sé e per gli altri, a lui chiedo quasi a bruciapelo quante sono le possibilità di salvare la GAM “i presupposti ci sono tutti – dice convinto – basta pensare a quanto mercato stanno conquistando oggi le carni bianche, i nostri concorrenti macellano e vendono come non mai, e se pensi che questo stabilimento è l’unico nel centro sud in questo momento ti rendi conto di quante possibilità ci sono oggi per noi. Il problema è che negli anni chi ha gestito questa azienda ha fatto finanza e non impresa, e oggi ci ritroviamo a dover combattere per errori fatti nel passato ai quali nessuno mai ha posto l’accento, non solo, da qui noi possiamo salvare l’intera filiera, noi chiediamo l’immediata apertura dell’azienda, il pagamento delle spettanze arretrate e il rilancio della produzione”, è convinto Peppe che poi sentiremo anche in assemblea. Parlo con i trasportatori, anche loro oggi nella stessa barca degli operai e degli allevatori, tanto da farli mettere insieme nella lotta, i trasportatori insieme agli altri soggetti sono quelli che ci stanno rimettendo di più, non lavorano, non vengono pagati da sette mesi.

Leggi tutto su www.michelemignogna.it

Ultime Notizie