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martedì, Aprile 23, 2024

Undici anni fa il terremoto del Molise, a San Giuliano la giornata della memoria

QDUndici anni fa il terremoto del Molise, a San Giuliano la giornata della memoria

San Giuliano di Puglia. Per chi ha vissuto il terremoto del 2002 ogni anno il 31 ottobre assume un valore particolare. Quello del ricordo, di undici lunghi anni che il tempo non potrà mai scalfire. Chi, invece, è nato dopo un evento che ha cambiato la storia di questo territorio, può conoscere e sapere rinnovando insieme a chi oggi vive in paese un forte messaggio di speranza. Come Giuseppe De Lisio, otto anni, che ha accompagnato la mamma Felicetta lì dove quel giorno la scuola è crollata. Un pensiero con dei palloncini bianchi per la sorella Melisa che lui non ha mai conosciuto. Tanti momenti che ogni famiglia condivide come crede. Partecipando, in silenzio al cimitero dove in tanti anche quest’anno si sono riuniti in preghiera. Alle 11.32 i trenta rintocchi della campana hanno scandito i nomi di ventisette bambini, di una maestra e di due donne morte in paese. Poi il suono della campana a distesa, a significare la vita che continua.
C’erano anche i soccorritori, chi non potrà mai cancellare l’impegno prestato in quei giorni di dolore. La sirena delle ambulanze della Misericordia per rinnovare la vicinanza di tanti volontari arrivati da ogni regione d’Italia. E poi le scolaresche dei paesi limitrofi e quelle di Bari, realtà dove in questi anni sono nati significativi rapporti di solidarietà. Dal cimitero il corteo con le autorità civili e militari ha raggiunto il parco della memoria costruito sulle macerie della scuola elementare. A San Giuliano di Puglia tra gli altri, il viceprefetto Paola Galeone, il governatore, Paolo Frattura, gli assessori e i consiglieri regionali, l’ex presidente Michele Iorio, Nicola Magrone, già Procuratore di Larino e oggi sindaco di Modugno. Qui si è svolto un secondo momento di commemorazione, davanti al pilastro della scuola Jovine; poi ogni famiglia si è raccolta in preghiera insieme agli affetti più cari e a tanti bambini che oggi sono lì, anche loro, per non dimenticare.

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