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giovedì, Aprile 25, 2024

Tasse, Frattura incontra le parti sociali.Ma gli Industriali ribadiscono il no agli aumenti

AttualitàTasse, Frattura incontra le parti sociali.Ma gli Industriali ribadiscono il no agli aumenti

di Anna Maria Di Matteo

Tenta di correre ai ripari il governo regionale per evitare che le polemiche nate attorno all’annunciato aumento delle tasse possano in qualche modo acuirsi ulteriormente.Così il presidente della Regione Paolo Frattura ha convocato le principali associazioni imprenditoriali, produttivi e commerciali presenti sul territorio, oltre alle organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl, Uil ed Ugl per spiegare le ragioni che hanno indotto l’esecutivo ed il Consiglio regionale a deliberare l’aumento della pressione fiscale, con ritocchi alle aliquote delle addizionali Irpef, Irap e del bollo auto. Una sorta di manovra finanziaria che dovrebbe portare nella casse della Regione circa 4 milioni 700 mila euro. Già all’indomani dell’approvazione del pacchetto di aumenti , Frattura aveva precisato che si trattava di una misura necessaria per far fronte ai debiti accumulati dalla pubblica amministrazione nei confronti delle imprese, ormai sull’orlo del baratro.
Una motivazione che per la verità aveva trovato la pronta replica di Api, Acem ed Industriali, secondo i quali il problema non va certo risolto aumentando le tasse. Il concetto, Frattura, accompagnato dagli assessori Petraroia e Scarabeo lo ha ribadito ai rappresentanti del partenariato, ritenendo giustificate le critiche da essi sollevate contro l’annunciata stangata.Ma il governatore ha anche chiarito che la via degli aumenti è stata una scelta obbligata, l’unica percorribile, per colmare una situazione debitoria pesantissima della Regione, priva ormai di liquidità. E così, recependo il decreto del Governo 35 del 2013 l’esecutivo ha imposto ai cittadini, ai contribuenti un ulteriore sacrificio, oltre a quelli che già sostiene attualmente. In questo modo la Regione avrà la possibilità di accendere un mutuo trentennale per saldare i crediti che le imprese vantano nei confronti della pubblica amministrazione. Tuttavia il presidente della Giunta regionale ha anche ammesso che sarebbe stato opportuno coinvolgere sindacati ed associazioni di categoria prima di arrivare all’approvazione degli aumenti, annunciando la massima disponibilità al confronto anche sulla opportunità di proseguire sulla via dell’aumento impositivo per risollevare le imprese o, se invece, evitare l’applicazione del decreto Letta. Ma gli Industriali, nonostante i chiarimenti forniti dal governatore, hanno ribadito la netta contrarietà all’aumento della pressione fiscale, arrivando persino a chiedere il rinvio del pagamento dei crediti vantati dalle imprese.

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