Alla seconda città della Francia, con i suoi un milione e 800 mila abitanti è andato il titolo di Capitale della Cultura 2013, è infatti Marsiglia in un momento decisivo di grande sviluppo architettonico urbanistico e culturale. Dieci anni dopo l’inaugurazione del Tgv , che ha collegato Marsiglia a Parigi in sole tre ore di treno vediamo ora la cité phocéenne impegnata in un altro evento atto a cambiare radicalmente il suo aspetto architettonico e strutturale ; si inaugurerà a giugno il MaMo ovvero il “Marseille Modulor” una vera e propria galleria a cielo aperto a disposizione di artisti e designer creata dal designer Ito Morabito sorta sulla terrazza della “Citè Radieuse” del grande Le Corbusier.Il 36enne Ora-Ïto – da sei anni questo il suo pseudonimo- è riuscito a far abbattere la struttura abbandonata e fatiscente dell’edificio adiacente all’ex palestra dell’Unitè ed ha creato uno spazio per le arti letteratura e residenza per artisti.
Visitando Marsiglia non potremo non vedere una delle opere piu’ spettacolari della città la “ Villa Mèditerranèe” dell’architetto italiano Stefano Boeri, centro di aggregazione e congiunzione della cultura delle due parti del Mediterraneo si presenta come un’enorme lettera C con la parte inferiore completamente immersa nel mare.
Accanto a questa Marsiglia lucente ve n’è un’altra raccolta nel degrado e nel sovrappopolamento, la Marsiglia degli immigrati e della solitudine. Queste due realtà convivono una accanto all’ altra quasi sfiorandosi ma rimanendo sempre distinte e separate, la sfida che oggi questa città ha accolto con grande coraggio è proprio quella di poter unire le due facce della città rilanciando l’economia grazie al turismo migliorando l’aspetto urbano e culturale, creando opportunità e posti di lavoro nella realizzazione di importanti opere architettoniche, esportando un’immagine finalmente contemporanea di unione e solidarietà. Circa tre chilometri quadrati di palazzi e industrie abbandonati e fatiscenti verranno demoliti per lasciar sorgere un nuovo grande quartiere con musei uffici centri commerciali e il restauro di importanti edifici preesistenti.
Marsiglia punto di contatto tra Europa e Nordafrica tratto d’unione tra terra mare, anima di culture multiple culla di un vintage sospeso, città ribelle e anfibia creatrice di atmosfere e spazi diversi che si accinge a compiere il salto di qualità senza perdere la propria identità è senza dubbio meritevole del titolo
“Capitale della Cultura 2013”.
Marsiglia la città che Dumas definì “il punto d’incontro di tutto il mondo”