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venerdì, Aprile 19, 2024

INTERVISTA A FRATTURA. “Via i personaggi velenosi, un bene per tutti” “E’ il lavoro la mia priorità”

AperturaINTERVISTA A FRATTURA. "Via i personaggi velenosi, un bene per tutti" "E' il lavoro la mia priorità"

di PASQUALE DI BELLO

Quella con il Giornale del Molise è la prima intervista di Paolo Di Laura Frattura dopo la sua elezione alla a presidente della Regione Molise. Molti i temi toccati, da quello del lavoro, che per Frattura rappresenta la priorità assoluta, agli assessori che comporranno la prossima Giunta e, infine, alla composizione del nuovo Consiglio regionale. “Senza personaggi velenosi, lavoreremo meglio”, dice Frattura

Dopo quello tra Angelina Jolie e Brad Pitt, attesissimo, e quello tra il principe William e Kate Middelton già celebrato, il matrimonio certamente più riuscito è quello tra Paolo Di Laura Frattura e i molisani. Alla fine di un lunghissimo fidanzamento Frattura è riuscito a baciare la sposa e a scatenare un tintinnio di bicchieri, compreso quelli di chi la volta scorsa tintinnava dall’altra parte. Lo abbiamo incontrato nella sua sede elettorale, consapevole di aver compiuto un’impresa storica, quella di aver sconfitto Michele Iorio, un titano che appariva invincibile e che invincibile è stato per dodici lunghi anni.

Allora, Frattura, questo lunghissimo fidanzamento con i molisani è finalmente diventato un matrimonio. Un successo pieno, quasi doppiato Iorio e un’ottima percentuale di consenso rappresentano un buon viatico per questo avvio di legislatura. Quali saranno i suoi primi passi.

Innanzitutto partire per il viaggio di nozze con tutti i molisani, un viaggio di nozze che possa durare cinque anni di legislatura con tema centrale quello del lavoro. Per creare occupazione è necessario semplificare e sburocratizzare l’apparato regionale, favorendo ogni iniziativa e impegnandosi ad accompagnare chi vive in Molise, chi ci investe e di chi deciderà di venire a investire qui da noi. Altra priorità è la Sanità, un tema sul quale ci giochiamo il futuro dell’autonomia della Regione. Temi ce ne sono e tanti ma il collante di tutti è quello di riuscire a creare opportunità di lavoro.

Una domanda d’obbligo. Inizia la legislatura si va verso la composizione della nuova Giunta. A quali criteri intende affidarsi?

Due: il primo è sicuramente quello di rispettare la scelta fatta dai molisani, cioè premiare coloro che hanno riscontrato maggior successo; il secondo, quello del rispetto dei parametri che prevedono quattro assessori e che lasciano però inalterato il consiglio a sedici. Ho fatto una verifica e non so oggi con l’attuale regolamento del Consiglio quali reali possibilità di funzionamento possa avere quest’ultimo. Quindi il discorso “interni – esterni” lo vedremo dopo aver ulteriormente analizzato il regolamento del Consiglio e averlo tarato sulla composizione a sedici consiglieri. D’altronde, il cittadino molisano si è espresso a favore di un governo di centrosinistra; un governo di centrosinistra significa anche maggioranza in Consiglio regionale e quindi su dodici consiglieri di centrosinistra, tolti quattro assessori, ne rimangono otto, esattamente quanto quelli dell’opposizione (in realtà sono sette ndr). Ritengo quindi che qualche problema oggettivo di numeri potrebbe esserci.

E’ stata una campagna elettorale velenosa …

No, non è stata una campagna elettorale velenosa. C’è stato un competitor velenoso che ha infamato quotidianamente questa campagna elettorale. Per fortuna invece è stata premiata la qualità: la qualità della proposta del centrosinistra, che ha vinto; la qualità della proposta del centrodestra, che è arrivato secondo, come è stata premiata la qualità della proposta del Movimento 5 Stelle. Su queste basi posso dire che il cittadino molisano si è espresso in maniera chiara. Voltiamo pagina: ci aspettano cinque anni di governo in un Consiglio regionale certamente più rasserenato. L’auspicio è quello che maggioranza e opposizione possano lavorare bene e serenamente. Tenere fuori veleni e personaggi velenosi credo che sia un bene per tutti.

Frattura, lo ha sentito Iorio?

Si, l’ho sentito. L’ho incontrato poco fa e ci siamo salutati cordialmente e rivolti un sentito “in bocca al lupo”. Devo però essere sincero e dire che il primo a congratularsi con me però è stato Antonio Federico.

Nasce all’insegna del bon ton questa legislatura …

Nasce all’insegna del buonsenso, del garbo, del rispetto e dell’onestà intellettuale. Su questi temi non credo che ci sia un colore prevalente o predominante. C’è il senso e la maturità di chi quotidianamente è abituato a lavorare fuori dalle istituzioni e che nel momento in cui diventa amministratore fa tesoro di quella esperienza lavorativa.

Ittierre, Solagrital e Zuccherificio: cosa accadrà?

Ci confronteremo con Bersani sulla strada che avevamo già definito prima delle elezioni politiche. Tre temi importanti e significativi che vanno ben oltre le capacità finanziarie della Regione. Mi auguro che si risolva in maniera chiara la governabilità del Paese e che quindi si possa portare sul tavolo romano la qualità delle proposte che la Regione metterà in campo per liberare le sue partecipazioni e soprattutto per garantire continuità aziendale e mantenimento dei livelli occupazionali. Tutto questo con un pizzico di ottimismo.

Dismissione quindi delle partecipazioni regionali …

Siamo obbligati a uscire dalle partecipazioni societarie. Il processo di uscita deve essere accompagnato di assoluto consolidamento di queste tre iniziative imprenditoriali perché rimangano localizzate in Molise, perché garantiscano la filiera molisana, perché garantiscano l’occupazione molisana.

Parliamo di informazione. La legge sull’editoria elaborata dall’Ordine dei giornalisti e dall’Assostampa si è arenata in passato. Frattura cosa farà?

Abbiamo firmato un impegno preciso a che il prossimo governo regionale deliberi velocemente questo provvedimento. Ritengo che quella presentata sia una proposta condivisa e partecipata, visto che portava la firma autorevole dell’Ordine e del sindacato. Questo è il sistema di lavoro che ci siamo dati: non far piovere scelte dall’alto ma condividere percorsi costruttivi con tempi certi.

Quale sarà il suo modello di spoil system o, detta in italiano, di ricambio all’interno del Palazzo?

E’ chiaro che con un’amministrazione che cambia ci sia anche una rotazione ad esempio di dirigenti regionali. Quanto alle figure di stretta nomina presidenziale e quindi basate su un rapporto fiduciario col precedente presidente è chiaro esse stesse dovrebbero prendere atto del mutato assetto di governo e fare una riflessione sulla loro permanenza in ruoli di stretta natura fiduciaria. Faccio un esempio per tutti: il commissario liquidatore dell’Ersam, dopo anni di un processo di liquidazione interminabile è impossibile che rimanga al proprio posto.

L’intervista a Frattura si chiude così, con l’avviso di sfratto a Totonno Ventresca, commissario liquidatore dell’Ersam da tempo immemorabile, componente della segreteria particolare del governatore uscente, Michele Iorio, e del Consiglio di amministrazione della ex Cattolica (nominato in questa veste dal Presidente della Regione). Avviso di sfratto accompagnato da un messaggio preciso: Frattura non lo dice, ma è chiaro che si aspetta le dimissioni da tutte le nomine fatte fiduciariamente da Michele Iorio. E fa bene. C’è bisogno di aria non solo pulita ma anche nuova di zecca.

 

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