21.9 C
Campobasso
venerdì, Marzo 29, 2024

Politica, volontariato e lavoro: il Paese liquido torna a sognare

FocusPolitica, volontariato e lavoro: il Paese liquido torna a sognare

Viviamo tempi liquidi. Ricorro alla metafora – nota e fin troppo usata – di Zygmunt Baumann. Il quale, per descrivere i cambiamenti del nostro tempo, ha liquefatto tutto. Dalla società alla modernità. All’amore. Tuttavia, nessun’altra definizione mi pare altrettanto efficace per riassumere i dati di questa XV indagine di Demos (perRepubblica), dedicata al rapporto fra gli Italiani e lo Stato. Anni liquidi.
Per il logoramento subìto dai principali riferimenti sociali. Le istituzioni: hanno perduto credibilità e fiducia fra i cittadini, negli ultimi anni. A partire dalle più accreditate: le Forze dell’ordine e il Presidente della Repubblica. La stessa magistratura arranca (10 punti in meno negli ultimi due anni). E poi i governi territoriali: Comuni e Regioni, fino a poco tempo fa simboli del federalismo, alternativi al centralismo statale. Cedono anch’essi. In misura significativa. Come le associazioni di rappresentanza economica – sindacali e imprenditoriali. Per non parlare delle banche. Per definizione, istituti di “credito”… In costante perdita di “credito”.
È come se la società non riuscisse a salvaguardare i suoi argini, le sue radici. Sotto i colpi della crisi economica, ma non solo. E divenisse (appunto) sempre più liquida. D’altronde, la fiducia negli attori della democrazia rappresentativa è ridotta a livelli minimi. Non parliamo

solo dei partiti ma, soprattutto, del Parlamento. È inquietante vedere come solo il 7% degli italiani lo ritenga credibile. Non sorprende, dunque, che oggi solo il 22% esprima fiducia nello Stato. Circa 7 punti meno di un anno fa. Nell’insieme, dal 2005 ad oggi l’indice medio di fiducia degli italiani verso le istituzioni politiche e di governo, è sceso dal 42% al 29%. Quello verso le istituzioni economiche e sociali dal 35% al 22%. Difficile non dirsi d’accordo con Sabino Cassese e Barbara Spinelli, quando – utilizzando prospettive diverse – definiscono l’Italia una “società senza Stato”.

Ultime Notizie