Nel terzo trimestre dell’anno salita a più 11,2 per cento, ma nel Mezzogiorno è oltre il 15.
Il 2012 sarà anche ricordato come l’anno nero del lavoro con la crisi economica che ha scatenato i suoi efetti sull’economia reale. Nel terzo trimestre dell’anno, il tasso di disoccupazione in Molise ha toccato l’11,2%, con una crescita del 2,8 rispetto allo stesso periodo del 2011. E’ ciò che emerge dal documento di Finanza pubblica approvato dalla giunta regionale.
Il Molise presenta comunque una situazione migliore rispetto a quella media del Mezzogiorno dove il tasso di disoccupazione raggiunge, invece, il 15,5%, anche se, si legge nel documento della Regione, l’aumento del dato rispetto al 2011 “è certamente preoccupante”. Preoccupanti sono anche le cifre che riguardano la cassa integrazione ordinaria, cresciuta da gennaio a novembre di oltre il 100%.
E se quella straordinaria è crollata, al contrario, del 51 per cento nello stesso periodo, tra ottobre e novembre si è registrata, invece, un’impennata in negativo con un aumento di quasi il 17 per cento in soli 30 giorni. Non va meglio nel resto d’Italia. La fotografia della Cgia di Mestre per il 2012 mostra più di 600 mila posti di lavoro persi nell’artigianato e nel manifatturiero, ma il settore che ha risentito di più della crisi è quello edile: dal 2009 ad oggi si sono registrati 120 mila licenziati ogni anno.
